29/09/2012
Emersa dal caos originale circa tre milioni di anni fa, Bora Bora, il cui nome suona come un incantesimo, in tahitiano significa «nata per prima».
Questa mitica isola, anticamente conosciuta con il nome di «Mai Te Pora» («creata dagli dei»), sarebbe stata, secondo la leggenda, la prima terra, dopo Raiatea, ad uscire dalle acque e, per lungo tempo, è stata governata da donne. «La Perla del Pacifico», così è stata battezzata dal capitano Cook, racchiude in sé la magia delle più belle isole della Polinesia.
Frammento di basalto dal rilievo tagliente, questo antico vulcano squartato è caratterizzato dall’immensa sagoma dei suoi due picchi, i monti Pahia e Otemanu, i cui colori verdeggianti contrastano con le sfumature zaffiro, giada e turchesi della fantastica laguna che circonda l’isola.
Rinomata per essere la più bella del mondo, la laguna di Bora Bora, collegata all’oceano attraverso lo stretto di Teavanui, è una piscina naturale multicolore e luminosa che offre un ampio ventaglio di svaghi nautici: immersione, vela, sci nautico, snorkeling o escursioni in piroghe con il fondo di vetro.
Bora Bora rappresenta l’ambiente ideale per praticare queste attività sportive e fare bagni di sole unici al mondo sulle sue bianche spiagge di sabbia fine, orlate da palme di cocco, sulla punta Matira oppure sui «motu» (isolotti).
Questi ultimi, che si snodano sull’acqua tiepida e cristallina della laguna, possono anch’essi rappresentare le destinazioni ideali per escursioni indimenticabili, in special modo a Motu Tapu, dove un bagno su questa isola «Tabù», anticamente riservata ai re, consentirà al visitatore di provare delizie proibite.
Bora Bora, che ha conservato uno stile di vita tradizionale, osservabile in special modo nell’architettura dei suoi alberghi di lusso (i celebri bungalow su palafitte), tutti gli anni, nel mese di ottobre, rappresenta l’ultima tappa della più rinomata corsa di piroghe del Pacifico del sud: la Havaiki Nui Va’a.