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Le isole della Polinesia Francese

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29/09/2012

Le isole della Polinesia Francese...

Le isole della Polinesia Francese sono situate a circa 17.100 km dalla madrepatria. 
L'estensione delle acque territoriali è di 4 milioni di kmq, equivalente a quella dell'Europa.
La superficie delle terre emerse, suddivise in 118 isole, occupa 4.000 kmq. 

Le 118 isole lussureggianti sono sparpagliate in cinque arcipelaghi distanti fra loro e d'aspetto diverso, i cui abitanti adattano il ventunesimo secolo ai ritmi ancestrali dell'oceano e del sole.

L'arcipelago della Società (costituito dalle Isole Sopravento e dalle Isole Sottovento) è un insieme di isole alte tropicali circondate da lagune, di cui la principale è Tahiti, la più grande delle isole polinesiane, con Papeete come capitale amministrativa. L'isola di Tahiti si trova a 17° 32 di latitudine sud e 149° 34 di longitudine ovest. Situata tra la California (6 200 km) e l'Australia (5 700 km), dista 8800 km da Tokyo e 7500 km da Santiago del Cile. Tahiti s’innalza con i suoi due splendidi massicci vulcanici; il più grande di questi, nel cuore di Tahiti Nui, supera i 2 000 metri d’altezza con il monte Oropiti ed il piccolo, proprio al centro di Tahiti Iti, raggiunge quota 1 300 m con il monte Mairenui. Le due isole, collegate dall’Istmo di Taravao, sembrano una cometa di smeraldo nel cielo turchese della loro stretta laguna. Questo arcipelago comprende Moorea, con i suoi picchi vulcanici che si riflettono nelle tranquille acque della sua laguna, separata da Tahiti da soli 17 km di un profondo braccio di mare; Huahine, isola magica e selvaggia, situata a 175 km a nordovest di Tahiti; Raiatea e Tahaa, isole sacre dalle fertili vallate, circondate dalla stessa laguna; la famosa Bora Bora dalla straordinaria bellezza delle sue acque ricche di pesci, dei suoi "motu" di sabbia bianca e dei suoi giardini di corallo; e infine Maupiti, l’isola del cuore, immersa in una laguna dal meraviglioso color verdegiada.

L'arcipelago delle Tuamotu è un insieme di isole basse, o “atolli", un mondo speciale tra cielo e oceano, ciascuno dei quali è richiuso nella sua laguna da una cintura di corallo. Blu, bianco e verde sono i tre colori dominanti dell’arcipelago delle Tuamotu, semplici anelli di corallo adagiati dolcemente sull’oceano, quasi sospesi tra il cielo e le onde. E quando ci si avvicina, è la magia dei colori: le sfumature di turchese della laguna, il viola delle piattaforme di corallo che affiorano dalla superficie di un’acqua trasparente verde-giada e il giallo, il rosso, l’arancione, il nero e il rosa della flora sottomarina. È un ambiente propizio per la coltura delle perle. Rangiroa, Tikehau, Manihi, Fakarava sono le località maggiormente visitate.

L'arcipelago delle Marchesi, La Terra degli Uomini, “Enua Enata", è un insieme di isole alte che si ergono come fortezze dal colore verde scuro nel blu del Pacifico, a due passi dall’equatore, a circa 1 500 chilometri da Tahiti. Dodici isole di cui solo sei abitate: le Isole Marchesi non offrono molte spiagge. Le isole più conosciute sono Nuku Hiva, Hiva Oa, Ua Pou e Ua Huka; tutte presentano, tra gli altri numerosi punti di interesse, una magnifica vegetazione arborea con montagne scoscese popolate di cavalli, capre e maiali.

L'arcipelago delle Australi, situato all'estremo sud, comprende 5 isole alte e selvagge: Rurutu, Tubuai, Rimatara, Raivavae e Rapa. Ultime terre abitate del sud Pacifico,le isole Australi hanno rilievi più dolci e cime meno elevate rispetto a quelle degli altri arcipelaghi. Con le loro “marae", antichi luoghi di culto, i loro grandi tiki di pietra ed i muri di recinzione dei “pa", le fortezze millenarie, queste isole nascondono ancora molti segreti. In questo ambiente propizio all'orticoltura, si trovano allo stesso tempo piante tropicali e piante tipiche delle regioni temperate. Le Isole Australi sono anche il luogo di incontro delle balene megattere: le potete ammirare ogni anno dalla fine di luglio a ottobre.

L'arcipelago delle Gambier, costituito dall'isola alta di Mangareva e dalla sua cintura di isolotti, che rappresentano i resti dei bordi franati del suo antico cratere gigantesco, è situato all'estremità orientale del territorio polinesiano. Poco frequentato, è un ambiente propizio alla coltura delle madreperle, e vanta importanti aziende perlifere.